I servizi di Telemedicina sono ormai parte integrante della pratica sanitaria. L’erogazione di servizi a distanza tramite l’utilizzo di dispositivi digitali, Internet, software, app e reti di telecomunicazione sta facendo evolvere il mondo della salute verso un modello più efficiente e più vicino alle esigenze del cittadino.
Le linee guida del dicembre 2020 ricordano come le prestazioni di Telemedicina, per essere adottate dal sistema sanitario, debbano avere una serie di caratteristiche come ad esempio essere erogate con piattaforme certificate medical device. Ma quali sono i servizi di Telemedicina riconosciuti a livello nazionale e come possono sostituire, affiancare o integrare i servizi sanitari tradizionali?
Le linee guida nazionali riconoscono quattro casi di prestazione di Telemedicina rispetto all’appropriatezza dell’erogazione.
• Prestazioni che rappresentano un’alternativa alle tradizionali prestazioni sanitarie diagnostiche e/o terapeutiche, poiché assimilabili a queste.
• Prestazioni che supportano la prestazione sanitaria tradizionale, ossia che non possono sostituirla, ma sono in grado di migliorarne accessibilità ed efficienza.
• Prestazioni che integrano in varia misura la prestazione tradizionale, adattando quest’ultima ai cambiamenti delle esigenze di cura dei pazienti.
• Prestazioni che sostituiscono completamente la prestazione sanitaria tradizionale, introducendo nuovi metodi e tecniche diagnostiche o terapeutiche, e nuove prassi assistenziali.
Le linee guida sulla Telemedicina identificano diversi servizi sanitari erogabili a distanza: la Televisita, il Teleconsulto medico, la Teleconsulenza medico-sanitaria, la Teleassistenza da parte di professioni sanitarie e la Telerefertazione.
Vediamoli nel dettaglio.
Tra i servizi di Telemedicina più diffusi c’è la Televisita. Si tratta di una prestazione con cui il professionista interagisce a distanza con il paziente, che può essere affiancato da un caregiver. Durante la Televisita deve essere garantita la possibilità di scambiare in tempo reale dati clinici, referti, immagini e documenti audiovisivi.
La Televisita non può però essere la sola modalità di interazione tra medico e paziente. In particolar modo, la prima visita deve essere sempre effettuata in presenza.
La Televisita va dunque intesa come un’attività di controllo di soggetti la cui diagnosi è già stata fatta in precedenza. Dopodiché il medico può scegliere in quali casi e in che misura ricorrere a questa soluzione, abbinandola anche ad altri servizi di Telemedicina per le attività di rilevazione o di monitoraggio a distanza dei parametri biologici.
Per entrare nello specifico, sono erogabili in Televisita le prestazioni che non richiedono un esame obiettivo completo (ispezione, palpazione, percussione e auscultazione). Inoltre, il paziente deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:
• necessita della prestazione all’interno di un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) o di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA);
• segue un percorso di follow-up da patologia nota;
• soffre di una patologia nota e ha bisogno di monitoraggio, conferma, aggiustamento o cambiamento della terapia in corso;
• richiede un’anamnesi per la prescrizione di esami di diagnosi o di stadiazione di una patologia nota o sospetta;
• necessita la verifica degli esiti di esami da parte del medico e dell’eventuale prescrizione di approfondimenti o di una terapia.
Il telemonitoraggio, attraverso alcuni strumenti tecnologici, permette al medico di monitorare i parametri, l’andamento della terapia e in generale lo stato di salute dei pazienti al di fuori delle strutture ospedaliere.
Il paziente rileva in maniera autonoma i parametri attraverso specifici medical device e i dati raccolti vengono automaticamente condivisi con il medico. Il telemonitoraggio permette, quindi, al medico di avere sempre sotto controllo lo stato di salute dei propri paziente e di poter intervenire tempestivamente in caso di criticità.
Il Teleconsulto medico è l’interazione a distanza (anche tramite videochiamata) tra un professionista e uno o più medici per discutere della situazione clinica di un paziente. Questo confronto deve basarsi sullo scambio di dati clinici, referti, immagini e file audio-video.
Grazie al Teleconsulto, i professionisti coinvolti in un caso possono condividere le scelte mediche rispetto a un paziente. Con questa modalità si può inoltre ottenere la second opinion specialistica. Se la situazione del paziente lo consente in sicurezza, il Teleconsulto tra professionisti può svolgersi anche in asincrono.
Si parla invece di visita multidisciplinare quando il Teleconsulto avviene in tempo reale anche in presenza del paziente, utilizzando le stesse modalità operative della Televisita.
Le linee guida includono tra i servizi di Telemedicina anche la Teleconsulenza. Il servizio viene descritto come un'attività sanitaria, anche non strettamente medica, che consiste nell’interazione a distanza tra professionisti sanitari con differenti responsabilità.
In seguito a una richiesta di supporto, il professionista interpellato fornisce al richiedente, tramite videochiamata, indicazioni per la presa di decisione o per la corretta esecuzione di azioni assistenziali rivolte al paziente.
La Teleconsulenza medico-sanitaria può avvenire in presenza del paziente, oppure in maniera differita. Si tratta di un’attività su richiesta, ma sempre programmata, e non può sostituire le attività di soccorso.
La Teleassistenza consiste nell’interazione a distanza tra un professionista sanitario (infermiere, fisioterapista, logopedista, ecc.) e il paziente e/o caregiver per mezzo di una videochiamata. Come per altri servizi di Telemedicina, all’interazione si può aggiungere la condivisione di dati, referti o immagini.
Scopo della Teleassistenza è aiutare il corretto svolgimento delle attività assistenziali, che sono praticate prevalentemente a domicilio.
Il professionista che si occupa dell’attività di Teleassistenza può anche utilizzare app per somministrare questionari, condividere immagini o video tutorial su determinate attività.
Tra i servizi di Telemedicina c'è inoltre la Telerefertazione.
Il telereferto è la relazione del medico che ha effettuato un esame, scritta e trasmessa attraverso sistemi digitali e di telecomunicazione. Può essere rilasciato da un medico responsabile anche se non è presente fisicamente nello stesso luogo in cui è avvenuto l’esame, con la collaborazione del medico richiedente o di un sanitario che si trova invece presso il paziente.
Dopo la Telerefertazione, il medico richiedente ha il compito di tenere aggiornato il medico che ha firmato il telereferto sull’andamento clinico del paziente.
La Telerefertazione deve prevedere un sistema di interoperabilità dei dati raccolti, in modo che il personale sanitario possa richiamare e confrontare facilmente i referti disponibili, agevolando la collaborazione territoriale.