Affidabili nella misurazione del dato, user-friendly, in grado di comunicare con app e piattaforme, certificati come “dispositivo medico”: sono queste le caratteristiche che devono avere i device utilizzati in Telemedicina per la rilevazione dei parametri vitali.
Diversi servizi di Telemedicina, per essere erogati, prevedono infatti l’utilizzo di device che hanno il compito di raccogliere informazioni sullo stato di salute della persona. Quelli utilizzati più di frequente sono ad esempio il pulsiossimetro (che misura la quantità di ossigeno nel sangue), il misuratore della pressione arteriosa, il glucometro (che rileva la concentrazione di glucosio nel sangue), l’elettrocardiografo, il rilevatore della frequenza respiratoria e la bilancia impedenziometrica.
Questi strumenti sono forniti in diverse combinazioni a seconda delle necessità di cura del paziente. I device raccolgono determinati parametri vitali e li trasferiscono tramite app a una piattaforma dedicata di Telemedicina.
Tra i dispositivi che rilevano i parametri vitali ci sono anche i cosiddetti wearable, ossia gli strumenti indossabili. I device wearable consentono la raccolta, l’analisi e la trasmissione in tempo reale di dati sanitari personali, grazie a sensori, attuatori e software. L’impiego di queste tecnologie facili da usare e poco invasive fa sì che il monitoraggio sia continuo e i relativi dati immediatamente fruibili. In questo modo è possibile individuare i sintomi di una malattia prima che insorgano problemi gravi.
Questo approccio proattivo alla salute è uno dei principi che proiettano il sistema sanitario verso il paradigma della Medicina 4.0.
Il mercato dei device, soprattutto quelli indossabili come gli smartwatch o i tracker di attività, propone continuamente soluzioni nuove. Occorre però precisare che non tutti questi strumenti sono certificati come “dispositivo medico” e quindi idonei all’utilizzo in Telemedicina.
La normativa richiede infatti che un device sia certificato come dispositivo medico se la misurazione dei parametri clinico-medici vitali ha rilevanza medica ed è utilizzata per effettuare diagnosi o aggiustamenti terapeutici. I device impiegati nelle prestazioni di Telemedicina devono rispettare la legislazione in materia di sicurezza ed efficacia, aderendo alle direttive comunitarie per la certificazione di dispositivi medici e alle relative linee guida.
Quei dispositivi che invece monitorano l’attività fisica senza essere certificati non rientrano nella classificazione di “medical device”. Dunque non possono essere utilizzati nei servizi di Telemedicina, ma solamente in ambito benessere e fitness.
I device di rilevazione dei parametri vitali sono sfruttati in alcuni servizi di Telemedicina, in particolar modo nel Telemonitoraggio.
Nel quadro del servizio di Telemonitoraggio, i device permettono la rilevazione a distanza e la trasmissione di parametri vitali e clinici alla piattaforma di Telemedicina. Il kit tecnologico fornito dall’Azienda sanitaria all’assistito è personalizzabile in base alle necessità cliniche. Grazie a questi strumenti, il Telemonitoraggio assolve al suo compito, ossia quello di verificare nel tempo l’andamento del quadro clinico e della sua evoluzione attraverso i parametri individuali.