Digital Health: i dati migliorano ricerca clinica, analisi predittive e PDTA

17 Marzo 2022

L’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in ambito sanitario ha dato vita a ciò che chiamiamo “salute digitale” o “digital health”. Si tratta di un processo in continua evoluzione, incoraggiato dalla volontà di affrontare problemi come la prevenzione delle malattie, l’invecchiamento della popolazione, le malattie croniche, etc..
Gli strumenti di Digital Health si sono sviluppati notevolmente negli ultimi anni, cercando di dare risposte alla domanda di salute dei cittadini e alle esigenze di efficienza dei professionisti.
Ma il valore aggiunto della Digital Health, oltre che nelle piattaforme, nelle applicazioni e nei device utilizzati, si trova soprattutto nei dati che le tecnologie sono in grado di trattare. Un patrimonio informativo che, analizzato adeguatamente, diventa una preziosa risorsa per prevenire le malattie e programmare le cure.

 

Salute digitale e utilizzo dei Big Data

Uno dei principali trend tecnologici degli ultimi anni è la capacità degli strumenti digitali di raccogliere ed elaborare mole di dati, definiti “Big Data”.
Anche il settore sanitario ne ha scoperto le potenzialità. Con “Big Data sanitari” ci si riferisce alla raccolta, all’analisi e all’utilizzo dei dati che riguardano la salute dei pazienti. Informazioni che non vengono quindi soltanto archiviate e consultate, ma anche correlate fra loro attraverso modelli statistici e informatici. Eventuali regolarità, “pattern” e ripetizioni cicliche dei dati permettono di formulare previsioni e quindi prendere decisioni. A questo partecipa un’altra tecnologia in forte espansione: l’Intelligenza Artificiale.
L’impiego dell’Intelligenza Artificiale in sanità sta trasformando i processi decisionali, accelerando e automatizzando attività svolte in precedenza dall’uomo. Ne sono esempi software e applicazioni di salute digitale che, fornendo informazioni “ragionate”, orientano le prescrizioni dei medici.

La salute digitale è sempre più data-driven

Oggi la digitalizzazione delle informazioni sanitarie rende i dati accessibili e aggregabili. Grazie a questa disponibilità informativa, gli strumenti di salute digitale sono in grado di fornire un valido contributo scientifico in diversi ambiti, aiutando in particolare a:

Supportare la ricerca clinica. Mettendo i dati in relazione fra loro, sia quelli soggettivi forniti dai pazienti, sia quelli oggettivi (raccolti ad esempio dai dispositivi wearable), è possibile studiare i fenomeni clinici e individuare rapporti di causa-effetto.
Facilitare le analisi predittive. La correlazione dei dati permette analisi predittive di diverso tipo. Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale possono ad esempio indicare le probabilità percentuali che possano insorgere disturbi o patologie.
Migliorare i PDTA. Gli strumenti di salute digitale trovano applicazione in diverse fasi dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali. Dalla valutazione del “bisogno di salute” fino alla personalizzazione della cura, la Digital Health affianca gli utenti nel monitoraggio e nella gestione delle condizioni croniche.

Grazie alle nuove tecnologie, dunque, la cura della persona è sempre più guidata dai dati. E in molti casi è proprio il paziente a produrli e a renderli disponibili a se stesso, al medico, alla struttura sanitaria e, nel rispetto della privacy, alla comunità scientifica.

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